Playlist degli amari


La playlist della settimana in libera associazione di idee, suoni e visioni.

TV on the Radio – “Wolf Like Me

…quando inaspettatamente il DJ mette su uno dei miei pezzi preferiti. Un weekend beckettiano in cui ci improvvisiamo attori e scenografi. In compagnia degli amari, alla scoperta dei superpoteri…

Everything Everything – “Suffragette Suffragette

Una volta entrati nella loro dimensione e presa la giusta confidenza con le loro incredibili geometrie è impossibile non rimanere affascinati dal loro pop obliquo. Debutto dell’anno.

Long Fil Killie – “The Heads of Dead Surfers

Le geometrie tracciano strade che mi portano verso “Houdini”. 1995. Post-rock? Si, sopra, sotto e oltre il rock. Bellissimo. I ripescaggi dagli anni ‘90 non finiscono mai di sorprendermi.

Massimo Volume – “La città morta

In attesa delle “Cattive abitudini”, disco che segna il loro ritorno, riascoltavo la loro discografia; “Lungo i bordi” é uno dei dischi italiani più belli degli anni ’90, ma questa rimane una delle mie preferite.

King Crimson – “Starless

Lasciata la città morta alle spalle, la strada conduce verso gli anni ’70, complice una settimana progressive. Mi capita di tornare su “Red”; saranno anche strade senza stelle ma meritano assolutamente di essere solcate.

Fabrizio De André – “Il bombarolo

…a proposito di OsteMagno, di “Storia di un impiegato” in loop, di Monterosso fermo e del mio ingresso/uscita dal mondo del Brancamenta. “Ara il bombarolo!“. Ho perso il conto delle volte. “Amiamo il Faber, ma le regaleremo un altro disco!”.

The Beatles – “Happiness Is a Warm Gun

Happy Birthday mr. Lennon. Il disco dei Beatles sciolti e dei cocci rotti qui assemblati alla perfezione, alla faccia del quieto vivere. Uno dei miei pezzi preferiti che insieme ad altri reca ambigue previsioni sul destino del John.