1. FKA twigs – Two Weeks La nuova “Regina dei Dannati” – con il suo trono R&B sapientemente progettato da NABIL (cfr. video) – insieme ad Emile Haynie, e l’assistenza di Arca, ci consegna il singolo dell’anno. Amen. |
2. Lana Del Rey – West Coast Il singolo che apre la nuova era di Elizabeth Grant in compagnia di Dan Auerbach (The Black Keys). Ultraviolence e il narco swing, qui magicamente anestetico. “You’ve got the music in you, don’t you?“ |
3. The War on Drugs – Red Eyes Le grandi distese dell’Heartland Rock rivivono nel miglior disco americano dell’anno: la nostalgia prende vita in un grandissimo songwriting, dove ogni altra osservazione cade nella noia. |
4. The Horrors – I See You “I See You” inaugura la quarta stagione musicale degli Horrors, mai così vasti, luminosi e si, in grado di inglobare così tante influenze e suonare ormai solo come loro stessi. “Rest forever“. |
5. Jamie xx – All Under One Roof Raving Nostalgia di casa e “Fiorucci made me Hardcore“: i found footage sulla scena UK Rave. Insieme a “Girl / Sleep Sound” tasselli di un disco di Jamie xx sempre più atteso. Memoria e sentimento. |
6. Katy B – Crying For No Reason La ballata della “Little Red“, scritta a sei mani con Guy Chambers e il fido “Geeneus”, in grado di catturare l’attenzione dei meno inclini alla dimensione da club. L’insuccesso è un mistero. |
7. Ten Walls – Walking With Elephants Dopo due EP seminati nel corso del 2013, il lituano ritorna con la sua personalissima visione House profondamente drammatica: con l’anthem di “Walking With Elephants” la dipendenza è assicurata. |
8. Alvvays – Archie, Marry Me Spensieratezza non mi lasciare, sposami! Ma dove sono le radio quando servono? Da Toronto arriva il piccolo gioiello (indie)pop del 2014, tutto da cantare insieme a Molly Rankin. |
9. Spoon – Inside Out In continuo bilico tra la perfezione pop e la sua destrutturazione formale, così come un aspirante chimico nello studio delle strutture di risonanza. Sempre splendidi. |
10. David Bowie – Sue (Or in a Season of Crime) / ‘Tis a Pity She Was a Whore Il singolo che non mi aspettavo in questo 2014 – meglio di molte cose su “The Next Day” – o quando il Lato B è meraviglia in grado di oscurare completamente il Lato A. Nothing Has Changed. |
11. Andy Stott – Violence La nuova poetica di Andy Stott è indissolubile dalla voce ammaliante di Alison Skidmore. Qui flirtano con il formato canzone di Bristol, salvo poi disintegrarlo in eterea, scultorea e infinita bellezza. |
12. SOPHIE – Lemonade / Hard In un’annata dominata dalla scena PC Music, e culminata dall’incontro di SOPHIE prima con A.G. Cook e poi con Madonna, la spunta questo limone duro: il 2015 potrebbe muoversi a ritmo di “bubblegum bass“. |
13. Tinashe – 2 On (feat. ScHoolboy Q) “Mustard on the Beat, ho“. Ho perso il conto delle produzioni di DJ Mustard nel 2014; poco importa, il gradino più alto è occupato da Tinashe – poi possiamo parlare di “Krazy Life” e “Throw Your Hood Up”. |
14. Perfume Genius – Queen Nessuna famiglia è al sicuro quando c’è in giro Mike Hadreas: un brano irresistibile, complice il relativo videoclip diretto da SSION. Il cantautore statunitense non è mai stato così “Bright”. |
15. Wild Beasts – Wanderlust Ci vogliono ripetuti ascolti per entrare nel nuovo corso art pop dei Wild Beasts, poi, sotto ampie stratificazioni, si apre magicamente una melodia che non ti lascia più – e dal vivo è tutto più bello. |
16. Future Islands – Seasons (Moving With You) Il singolo più chiacchierato del 2014, con le sue performance della discordia (cfr. Letterman). La verità è che Samuel T. Herring è bello così com’è – e la doppietta iniziale di “Singles” vale il disco. |
17. St. Vincent – Digital Witness Uno dei dischi più acclamati dalla critica. Ecco, al di là della sua qualità effettiva, l’estetica di St. Vincent – e le sue performance – sono tra le cose più belle del 2014 – e Chino Moya ne sa qualcosa (cfr. video). |
18. Owen Pallett – Song For Five & Six Estate dominata dai temporali e un arsenale di strumentazioni analogiche al servizio dei conflitti interiori dai continui risvolti ariosi. “It is as beautiful as the wind before the storm. Do you agree or disagree?“ |
19. Sia – Chandelier Il brano pop dell’anno. Sia Furler sembra giocare tutta la promozione sul ruolo degli ultimi anni come autrice per altri, così nel video – co-diretto con Daniel Askill – ringiovanisce nelll’incredibile Maddie Ziegler. |
20. First Aid Kit – My Silver Lining Vibrazioni pop folk da occhiali da sole e sguardo verso l’orizzonte, nella contemplazione del lato positivo delle cose. Peccato che sulla lunga distanza di “Stay Gold” le svedesi si perdano nella canicola. |
Tag: St. Vincent
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20 Singoli del 2014