La playlist della settimana in libera associazione di idee, suoni e visioni.
Io?drama – “Musabella“
Ritaglio bucolico alla ricerca d’ispirazione. C’è da dire che i ragazzi l’hanno trovata – l’ispirazione – e il disco è un netto passo avanti rispetto all’esordio. Detto questo il disco mi piace a momenti, questione di gusto.
UNKLE feat. Sleepy Sun – “Follow Me Down“
Sarà per la voce, ma mi ricorda uno dei primi pezzi di Björk. Il video non è niente male e sembra riprendere l’artwork del disco, promosso con la sufficienza anche se è nostalgia per “Psyence Fiction” del ‘98.
Talk Talk – “Life’s What You Make It“
La loro canzone più famosa è “It’s My Life“. Peccato, perché faceva parte di un lento cammino alla ricerca della perfezione synth-pop, perfezione raggiunta in realtà nella diluizione post-rock di “Spirit of Eden”, apice assoluto della loro discografia.
Woven Hand – “The Treshingfloor“
Titletrack dall’ultimo disco, Edwards è uno sciamano! Ho deciso di approfondire la mia conoscenza ferma ai bellissimi dischi fatti con i 16 Horsepower (autori di due capolavori assoluti: “Sackcloth ‘n’ Ashes” e “Secret South”).
Spiritual Front – “Bastard Angel“
…e sono qui a fingere di non aver visto l’ultimo video, imbarazzante. I pezzi nuovi dal vivo non mi hanno fatto una grandissima impressione, ma spero siano ancora in fase di rodaggio, aspettiamo il disco.
Litfiba – “Resta“
Aahhh quanto tempo è passato da quando giocavo con i LEGO e ascoltavo i loro dischi. E’ stato un piacere ascoltare l’ultimo live: che scaletta ragazzi! Mi mangio le mani per essermeli persi…
Janelle Monáe – “BaBopByeYa“
La traccia che chiude “The ArchAndroid” è in assoluto la più bella del disco. Voce e orchestra dipingono una lunga suite dal gusto retrò tra nu soul e reminiscenze spy movie. Questa finisce dritta dritta tra le più belle dell’anno, imperdibile!